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Grammatica storica delle arti figurative

Riegl, Alois

Quodlibet <casa editrice> 2008

Abstract

In una civiltà come la nostra attuale in cui, come scrive Sergio Bettini, «desistere* prevale sull'&quot;essere&quot; (l'attività pratica sulla contemplazione eidetica, la &quot;politica&quot; sulla &quot;filosofia&quot; ecc), anche nella struttura dei linguaggi artistici il &quot;tempo&quot; prevale sullo &quot;spazio&quot;, l'&quot;espressionismo&quot; prevale sulfimpressioni-smo&quot; ... le arti &quot;industriali&quot; o applicate, e l'architettura, prevalgono sulla scultura delie &quot;statue&quot; e sulla pittura dei &quot;quadri&quot; (la differenza &quot;classica&quot; tra grande arte ed arti minori si attenua fino a scomparire)», in un'epoca che, dunque, invoca più che mai categorie adeguate per essere m grado di comprendere se stessa, i contributi degli storici dell'arte della Scuola di Vienna e in particolare del suo esponente centrale Alois Riegl (1858-1905) restano tuttora un patrimonio pressoché intatto, tutto da spendere. Riegl è noto, appunto, per avere affinato gli strumenti atti a mettere a fuoco il potenziale espressivo dei periodi abitualmente definiti di «decadenza», scardinando dalle fondamenta ogni vulgata in cui fanno da guida il culto per il «classico» o per la creatività autonaie. Resta paradigmatico, a riguardo, il suo studio sull'artigianato artistico di Industria artistica tardoro-mana (1901), che fa seguito alla sua celebre indagine storico-teorica sull'ornamento dei Problemi di stile (1893). Nel presente lavoro, tradotto qui in entrambe le sue versioni peraltro mai pubblicate in vita dall'autore (1897-1899), si affronta il senso del processo artistico sulla scorta del confronto dell'uomo con la natura, dove però non si tratja di imitare la natura (anzi, per Riegl, quanto più è perfetta l'imitazione, tanto più l'opera fallisce), ma di competere con essa e migliorarla. In questo quadro - che varia nel tempo e in base al quale vengono rilette in una vertiginosa rassegna tutte le epoche della storia dell'arte dall'antichità alla modernità - egli identifica una serie di «elementi» costanti per cui storicamente l'opera d'arte si costituisce come tale (fine, materia prima, tecnica, motivo, relazione forma-superficie) e che, come nella struttura delle lingue storiche, si declinano in maniera diversissima a seconda delle necessità espressive che il tempo e il luogo richiedono. Ecco, dunque, l'ambizioso progetto di questa grammatica storica, restato forse non per caso allo stato di abbozzo, e che tuttavia ci offre tutta una nuova serie di strumenti sofisticati per confrontarci con l'arte del presente e del passato. A cura di Andrea Pinotti
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Collocazione A/01./A / 0444
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