denominazione odierna dal 1919 originariamente sino all'odierna Piazza Vittorio Veneto via dello Squero Nuovo, dalla piazza in poi via del Molino Piccolo 1789 apertura del cantiere di Odorico Panfilli sull'area dell'odierna via Milano, oggi rimane solo il palazzo (1843 architetto Francesco Scalmanini) nella piazza intitolata all'omonimo del fondatore (tenente medico medaglia d'oro nel 1938). Nel cortile del complesso Panfilli, via Milano n. 4 si poteva ammirare un sarcofago egiziano, (trasportato il 15 marzo 1950 al Civico Museo di Storia ed Arte). All'odierno n. 4 corrisponde un edificio moderno sede del Bureau Veritas Registre International de Classification des navires et aeronefs via Milano n. 2 complesso del Jolly Hotel (1950), precedentemente vi avevano sede il Consolato Germanico (1930), e tra il 1936 e il 1960 la Società Apina delle Giulie (CAI) attraversata la via Guido Corsi (ex via del Ginnasio), Imperial Regi Uffici del Sovrano Erario (Demanio), sopra il portone due putti in forma di postiglione e portalettere (foto) di fronte Comando di Piazza e magazzini ditta Fidara (1852), casa di fine Settecento ristrutturata da Scalmanini nel 1836 e 1886 casa del Settecento ristrutturata dall'architetto Giordani nel 1841, proprietà Nugent poi RAS originariamente di Mattia Millaning (monogramma sul lunotto di ferro) via Milano n. 7 casa del 1791 con targa del 1986 in memoria di Candido e Laura de Mayer, sede della ditta Rudolf Exner spedizioniere e del Circolo Sionistico via Milano n. 9 abitazione di Costantino Doria, capo dell'rredentismo giuliano e della poetessa Nella Doria Cambon; questa casa fa angolo con via Trento n. 12 (dove Giani Stuparich scrisse il romanzo "Ritorneremo", e dove sostò la bara del fratello avvolta nel tricolore via Milano n. 11 e 13 (architetto Giovanni Berlam 1852) proprietà Conte Bardeau della Borgona, sede della rappresentanza dell'Imperial Regia Azienda di tabacchi Carlo d'Ottavio Fontana, e del Consolato Olandese, all'angolo della casa dopo i bombardamenti del 1944, trova sede un moderno edificio di sette piani (1954 ingegner Marini) via Milano n. 10 lato destro del palazzo delle Ferrovie dello Stato (ingener Sargos 1959), sede sino al 1913 del Fondo Pensioni del Lloyd Austriaco, e dell'Austro-Americana Società di Navigazione (Cosulich), gli Uffici del Cantiere Navale Triestino, la Croce Rossa Italiana, la Quinta Legione della Milizia Ferroviaria Ugo Delfiume, ed infine nell'edificio preeesistente l'agenzia del barone Rosario Currò (registro Italiano per la classificazione dei Bastimenti) via Milano n. 14 (1839 architetti de Puppi), "Fondazione Bartoletti" via Milano n. 16 (1826 architetto Giovanni Righetti senior) via Milano n. 18 (1912 architetto Enrico Nordio), fondo casa Plastarà via Milano n. 22 abitazione dello scrittore Carulus Cergoli Serini (1908-1987) direttore del Corriere di Trieste via Milano n. 19 palazzo della Corte dei Conti, di cui non si conoscono la data di costruzione e il progettista (su quattro piani, con 15 finestre a piano, cinque balconi, ed un atrio con colonne; abitazione dell'architetto Giorgio Polli (autore di palazzo Artelli, Monte di Pietà, della Pescheria, e di casa Ananian) via Milano n. 25 (1825 architetto Fister) via Milano n. 27 (1881 architetto Botta) via Milano n. 29 (1839 architetto Colnhuber) abitazione precedente di Cergoli via Milano n. 31 casa dell'Ottocento via Milano n. 33 (1847 architetti de Puppi) via Milano n. 35 (1827 architetto Persch) tra le vie Mercadante e Carducci cartolibreria STOKA
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