ex Contrada Longa, successivamente conosciuta come Contrada Nuova, durante la prima Guerra Mondiale ebbe il nome dell'imperatrice Maria Teresa, dal 1919 via Giuseppe Mazzini via Mazzini n. 4 palazzo di stile neoclassico, presenza di quattro lesene ioniche (1836 architetto Francesco Giordani), con adattamenti del 1875 dell'ingegner Eugenio Geiringher via Mazzini n.
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6 di stile neoclassico, palazzina del commerciante Agostino Samengo (1852 architetto Pietro Palese 1812-1898) via Mazzini n. 7 palazzo della Banca Cattolica del Veneto (edificio del 1850 opera degli architetti Giuseppe e Domenico Righetti), nell'edificio ebbe anche sede l'impresa di pubblicità di Giuseppe Caprin via Mazzini n. 9 casa del possidente Volpi de Monvolpe, poi Mosè Coen-Ara (1870 architetto Giovanni Righetti), dal 1925 sede del Lloyd's Register of shipping via Mazzini n. 11 negozio Marinoni in origine Anniger & Sicherl (che vendeva revolver, corde da mina, articoli per scherma e caccia) via Mazzini n. 13 casa Catraro balcone con il monogramma PC via Mazzini n. 12 portone in legno scolpito e targa di proprietà delle Generali via Mazzini n. 14 sede negli anni 30 della Camera di Commercio Ellenica via Mazzini n. 16 del 1854 architetti Francesco Giordani e Lorenzo Furlan (targa del 1881 della Pia Fondazione Daniele Caroli, passata poi alla Congregazione di Carità, ECA ed oggi all'ITIS) via Mazzini n. 15 sede durante la guerra del Consolato del Giappone; casa Luzzatto-Pardo del 1864 ingegner Luigi Buzzi via Mazzini n. 20 sulla sinistra uno degli ingressi della Banca d'America e d'Italia (1913) via Mazzini n. 22 Galleria Michelazzi via Mazzini n. 24 mascherone e monogramma BE entro un'ancora sulla lunetta; all'angolo si trova la Casa Glanzmann (dal 1937 negozio La Serica), dove la pittrice Amalia Glanzmann, allieva di Scomparini, aveva il suo studio via Mazzini n. 25 edificio scolastico con entrata anche da via San Nicolò n. 24 (1876 ingegneri Naglos e Boara), durante la seconda Guerra Mondiale sede degli uffici della Pretura via Mazzini n. 27 ex Unione Militare via Mazzini n. 30 del 1853 proprietà Bozza-Salem, oggi proprietà dei fratelli Sare di Sebenico, portava l'insegna di "Casa del Commercio" via Mazzini n. 32 già sede dell'OND, portone artistico in ferro (Cosovel, Trieste), con le iniziali LB Palazzo Modiano alla sinistra la casa dove dal 1826 (architetto Giovan Battista de Puppi) aveva la sede la Società di Minerva dal 1906 al 1911 nel tratto tra via S. Lazzaro e via Imbriani si trova una lapide dedicata a Lino Conestabo, pure ricordato da Mascherini al Cimitero Comunale (Campo XIV) presso la grande ara Isolato del 1872 (architetto Giuseppe Bruni) di quattro case, con una facciata su Corso Italia; sulle lunette dei portoni si nota il monogramma BC (Banca di Costruzioni o Triester Baubank), all'agolo farmacia Zanetti "Alla testa d'oro" Ultimo tratto terminante in Piazza Goldoni: a sinistra edifici di Morpurgo de Nilma (1875 architetto Giovanni Berlam) via Mazzini n. 44 casa Morpurgo-Mondolfo rimaneggiata sull'ingresso bassorilievo di S. Stocca casa su piazza Goldoni costruita per Antonio Caccia
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