Virzì entra a San Patrignano il 22 dicembre 1984 a 25 anni, da sette tossicodipendente, disperato a tal punto che neanche più l'eroina riesce a estraniarlo dal suo dramma. Con la scommessa, vinta da uno su dieci che varcano quella soglia, di guarire. Gaspare tornerà nel mondo dopo tre anni.
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Racconta la sua storia con concretezza e semplicità, senza pentimenti; narra gli aspetti positivi, gli errori e le miserie di quell'universo di contraddizioni. Il forte solidarismo, l'entusiasmo, i metodi autoritari, ma necessari e accettati, degli inizi. La crescita di San Patrignano, da piccolo gruppo a grande azienda; Muccioli sempre più lontano, la violenza crescente, l'obbedienza cieca, qualsiasi mezzo purché non si vedano le sconfitte, un "allevamento" di uomini.