Dai romanzi The Clansman e The Leopard's Spots di Thomas Dixon. Due famiglie legate da forti vincoli di amicizia, gli Stoneman della Pennsylvania e i Cameron del South Carolina, sono separate dalla guerra civile che fa vittime tra gli uni e gli altri. Il ritorno della pace non calma gli animi. Lincoln è assassinato.
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Il Sud sconfitto è in mano ad affaristi del Nord senza scrupoli e ai neri violenti e ignoranti. Come reazione nasce il Ku Klux Klan che vendica i torti, ristabilisce l'ordine e salva i Cameron e gli Stoneman, assediati dalla soldataglia nera. Umanista di radici cristiane, potente narratore che spiritualmente appartiene all'Ottocento, vicino per il gusto del melodramma più a Dickens che a Whitman, reazionario sulla questione razziale (era figlio di un colonnello razzista), ma liberal in altri campi, Griffith fa un film innegabilmente razzista, celebrativo e non storico, ma, come disse Ejzenštejn, "nulla può togliergli la gloria di essere stato uno dei veri maestri del cinema americano". Enorme fu la sua importanza sugli sviluppi tecnici, produttivi e narrativi del cinema americano: aprì definitivamente la strada al lungometraggio sulla quale si erano già messi diversi film europei, soprattutto italiani (La caduta di Troia, 1910, e Cabiria, 1914, di Pastrone e Quo Vadis?, 1913, di Guazzoni). Inedita combinazione di epica e di melodramma, il film ha per tema centrale la famiglia: come il doppio matrimonio finale tra Cameron e gli Stoneman conferma, la famiglia del Sud e la famiglia del Nord debbono riunirsi in una unica grande famiglia (la nazione) sotto l'egida paterna di Lincoln. Ma dev'essere una famiglia ariana, bianca. La guerra non è più tra Nord e Sud, ma tra bianchi e neri. Le sequenze da ricordare sono molte: la morte di Flora Cameron (Marsh); la battaglia di Gettysburg; l'incendio di Atlanta e l'esodo degli abitanti; il montaggio delle 3 azioni parallele nel finale. Fotografia: Billy Bitzer e Karl Brown. Erich von Stroheim, Raoul Walsh (che appaiono brevemente) e Jack Conway assistenti alla regia. Esiste una copia su laser, la più completa, per ora, con 31 minuti in più. (MyMovies.it - Dizionario Morandini)