Questo libro esce postumo ma è stato pensato da Maria Corti nel corso del 2001 e consegnato all'editore nel gennaio del 2002, poche settimane prima della morte. Raccoglie "La felicità mentale" accresciuta di due saggi, i "Percorsi dell'invenzione" ridotti del capitolo iniziale e una scelta di altri studi danteschi pubblicati in varie sedi.
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E' una sorta di auto-antologia che rappresenta il meglio, o comunque quanto la Corti voleva rimanesse di lei, nel campo dei suoi lunghi studi su Cavalcanti e su Dante. L'ordinamento del volume e i ritocchi testuali rispetto alle edizioni originali di tutti gli scritti qui compresi sono dell'autrice.
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