La prima organica denuncia dello schiavismo argomentata in nome dei principi del diritto naturale e di ideali di libertà e di fraternità umana. Lo scrittore e matematico francese non si limita ad esporre i mali del commercio degli schiavi, ma formula proposte pratiche per affrontare la fase di transizione verso una società di uguali.
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La prima edizione del 1781 non sollecitò grandi reazioni, ristampato nel 1788 questo scritto - che qui si presenta per la prima volta in versione italiana - suscitò un importante dibattito e fu all'origine della corrente di opinione che portò all'abolizione della schiavitù da parte della Convenzione il 4 febbraio 1794.