In questo ritratto l'attività pubblica dello scienziato e del politico si intreccia con il dramma dell'uomo e la sfera privata degli affetti. Così, la lotta dell'uomo che difende la propria lucidità creativa e intellettuale (Weber soffrì di una grave depressione) si combina con una saga familiare di conflitti generazionali, di tensioni tra mogli e mariti, di malattie e morti.
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Né va taciuto un altro aspetto della vita dei coniugi Weber che frequentarono i circoli della nascente cultura femminista alimentata dalle idee freudiane. Tra le figure del movimento spicca quella di Else von Richtofen, amica di Marianne, prima studentessa di dottorato di Max e sua amante nell'ultimo periodo della vita: triangolo che non impedì alla solidarietà femminile di trionfare.