L'autore traccia, in quest'opera, un'affresco vastissimo, complesso e affascinante, del rapporto tra Illuminismo e massoneria nell'Europa del Settecento, verificandone le origini e gli sviluppi nelle diverse realtà inglese, tedesca, francese e italiana - e tenendo conto della ricchezza dei fermenti culturali dell'Europa di quegli anni.
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La prima parte è dedicata alla cultura filosofica-metafisica delle massoneria fino alla metà del '700; la seconda si concentra sulla sua crisi fino al 1785; gli ultimi due capitoli ne considerano (negli anni della Rivoluzuione francese) lo svuotarsi ideale che lascia l'organizzazione segreta a disposizione delle iniziative politiche più diverse.