Afganistan lontano da noi eppure mai così vicino.
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Perché gli scenari del dopo 11 Settembre l'hanno messo al centro della scena internazionale, perché il paese si trova nel cuore di un'area, quella dell'Asia Centrale, geopoliticamente molto sensibile e in movimento, perché i nostri soldati sono lì, insieme a contingenti di tante altre nazioni, impegnati in una missione delicata che non si prevede breve, perché nel 2009 si svolgeranno le elezioni presidenziali e Kharzai dovrà dimostrare di avere la forza e l'autorevolezza per vincere e acquisire al suo governo una solida credibilità internazionale. Eppure l'attualità politica e l'importanza strategica dell'Afghanistan e dell'Asia Centrale non sembrano essere comprese appieno dall'opinione pubblica del nostro paese, come se le vicende che li riguardano appartenessero a contesti a noi comunque un po' estranei. Attraverso il racconto concreto di eventi vissuti in prima persona e l'analisi del lungo percorso che ha condotto alla situazione odierna, l'autore, diplomatico di lungo corso e fino allo scorso anno ai vertici dell'Alleanza Atlantica, fa entrare il lettore in un mondo complesso che viene da lontano e in una storia tormentata che non è cominciata ieri. L'autore, osservatore privilegiato che di quella storia può cogliere le ragioni profonde e le motivazioni contingenti, da queste pagine fa emergere il ruolo e le difficoltà delle istituzioni e delle organizzazioni internazionali, a partire dall'Unione europea e dalla Nato.