I primi 14 anni di Giacomo Leopardi: anni di "studio matto e disperatissimo". Ma anche, contraddicendo il luogo comune che vuole il poeta melanconico già da bambino, anni di passione e allegria. Questo libro è il ritratto di un bambino incontenibile, prepotente e curioso della vita. Un bambino che odia la minestra, adora le storie di mostri e fantasmi e da grande vuole fare il santo.
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Un bambino sempre pronto ai giochi sfrenati: guerre con bastoni e bacche rosse; gare di corsa e ginnastica; sedie trasformate in cavalli, carri e catapulte. Ma un bambino che ama anche lo studio e la scrittura, i giochi destinati a diventare la sua vita. Con due genitori decisamente fuori dai canoni e tantissimo nutrimento per l'intelletto.