Il libro del Premio Nobel per la letteratura 1980 Czeslaw Milosz, unendo riflessione saggistica a tecniche romanzesche, affronta il complesso rapporto tra letteratura e società nell'ambito delle democrazie popolari satelliti del mondo sovietico.
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Demistificando esplicitamente ogni idealizzazione del socialismo reale, evoca e analizza tanto l'adesione quanto la dissociazione degli intellettuali al sistema consolidatosi in Polonia nel dopoguerra. Fonte di aspre polemiche fin dall'uscita, il saggio-romanzo offre una prospettiva critica inedita sulla libertà umana.