Il digitale è come un motore capace di altissime prestazioni che offre enormi prospettive di sviluppo. Ma è un motore che va progettato, costruito, collaudato e rodato. Stati Uniti, paesi asiatici e alcuni paesi europei si sono mossi per tempo e oggi stanno raccogliendo i frutti. L'Italia è tra i fanalini di coda.
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In che modo la rivoluzione digitale potrebbe segnare una svolta nello sviluppo del paese? Quali sarebbero concretamente le prospettive d'innovazione? Come attuarle? Sono domande cui si propone di rispondere il volume tramite studi di prefattibilità, percorsi operativi ed esempi concreti in settori specifici (scuola, sanità, smart city, contratti pubblici ecc.). Aggiornato alle modifiche normative sino al marzo 2015, il volume è una "cassetta degli attrezzi" per aiutare - operatori, amministratori e studiosi a comprendere come il cd. digital by default possa segnare percorsi rivoluzionari; non solo in ambiti in cui tale sviluppo è prevedibile (appalti, infrastrutture, industria, comunicazioni) ma anche in settori apparentemente lontani dall'ecosistema digitale. Si pensi al governo del territorio, alla prevenzione della corruzione, alle nuove forme di partenariato flessibile che le imprese possono proporre alle amministrazioni in chiave innovativa. Una considerazione lega le diverse tematiche affrontate: per funzionare, la rivoluzione digitale richiede qualcosa di più di una riverniciatura (digitale) del tessuto socio economico e istituzionale.