Il libro racconta la storia della Baraldini, dalla sua infanzia borghese romana fino alla sentenza della Commissione per la revisione delle pene, che per la quinta volta ha negato la libertà. Nel corso del racconto compaiono gli anni Sessanta americani, la sua tenace militanza in difesa degli afroamericani, le sue battaglie contro la politica militaristica degli Stati Uniti.
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Inoltre la drammatica esperienza carceraria segnata da torture fisiche e disumane pressioni psicologiche. Il tutto affrontato con il tormento di una patologia cancerogena che l'ha portata a subire due operazioni chirurgiche, e con il sospetto di essere stata abbandonata dal governo italiano.
