I saggi di Nicola Badaloni si dispongono su di un lungo arco temporale, quasi cinquant'anni, e vengono a integrare, o meglio a collocarsi intorno ai grandi libri che in quello stesso periodo egli veniva dedicando alla tradizione filosofica del Rinascimento italiano: da Bruno a Campanella a Vico a Antonio Conti.
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Questi saggi ci restituiscono dal vivo il senso di un lavoro ininterrotto, di una forte curiosità intellettuale, e nello stesso tempo della fedeltà ad alcune questioni, e ad alcuni autori, grandi o minori o minimi, spesso ancora sconosciuti e riscoperti.