L'8 settembre 1900 la prospera cittadina di Galveston, nel Texas, venne colpita e distrutta da uno dei più terribili uragani della storia: nella catastrofe oltre 6000 persone vennero inghiottite dalle acque. Quel giorno svanì anche l'illusione di poter controllare scientificamente i fenomeni naturali.
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La storia del grande uragano ebbe infatti per protagonista Isaac Cline, il capo della stazione metereologica di Galveston, che molti professori di metereologia considerano un eroe. Cline, confidando nella sua scienza e nelle sue futuristiche strumentazioni era sicuro che il Golfo del Messico non sarebbe stato toccato dalla tempesta: l'errore costò la vita a tutta la sua famiglia, e Cline passò i successivi 50 anni a giustificarsi.
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