Mise en abyme (letteralmente "messa in abisso") è in origine espressione del gergo araldico dove sta a significare il motivo della ripetizione di una stessa figura dentro il campo di uno stemma, nel quale essa viene riprodotta una o più volte, rimpicciolita ma uguale a se stessa, e sempre all'interno di se stessa, come nelle scatole cinesi.
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Presa in prestito dalla teoria della letteratura, l'espressione è venuta a significare il motivo della inclusione di un racconto, una scena, un episodio minori all'interno di una "storia" principale, di cui essi riproducono il paradigma attribuendole così il doppio ruolo di matrice e di cornice. La pratica è antica e diffusa in tutte le letterature del mondo ed è comune ad opere diversissime.