Angelo D'Orsi, docente di Storia delle dottrine politiche, indaga e racconta la seduzione esercitata dalla guerra sugli intellettuali italiani con ricchezza di esempi e amara indignazione.
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La storia di questa fascinazione passa per Adua (1896), la campagna di Libia (1911-1912), dalla battaglia per l'intervento nella Grande guerra alle esaltazioni per l'Etiopia e la "conquista dell'Impero", per giungere, attraverso la Seconda Guerra Mondiale, fino alla guerra infinita post-1989. Davanti a ciascuno di questi conflitti, il libro ripercorre le posizioni espresse da letterati, giornalisti, docenti universitari e si interroga sul ruolo degli intellettuali, sempre meno coscienza critica dei potenti.
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