Districandosi tra passato e futuro, Matt Ridley ci conduce nei meandri dei sistemi biologici complessi, preoccupandosi fin dall'inizio di eliminare un equivoco diffuso: i geni non esistono per provocare malattie. La conoscenza del corredo che ereditiamo dai nostri antenati non è una condanna, ma sempre una possibilità.
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Ventidue capitoli più uno per raccontare l'autobiografia di una specie, la nostra, saltando da un cromosomo all'altro.