"È facile chiamare pazzo un artista straordinario, è difficile provarlo. Contro questa calunnia, Dalí ha scritto: "L'unica differenza fra me e un pazzo è che io non sono pazzo. Tutt'al più tenta l'imitazione della pazzia nella sua epoca "paranoico-critica".
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"Metodo spontaneo per la miglior conquista dell'irrazionale, basato sull'associazione interpretativo-critica dei fenomeni deliranti." Catalano puro, pieno di quel mattino splendido che c'è solo in Catalogna, bisogna tener conto di questo perché da qui viene in gran parte quella sorprendente giovinezza che fa prolifico questo geniale giovanotto che riempie la vetrina del mondo, muove le gru o le giraffe di New York, influisce sulla pletorica capitale della civilizzazione." (Ramon Gomez de la Serna)