Il terzo volume, "La ricezione del testo", affronta sostanzialmente il problema della fortuna di un'opera letteraria, cioè di quel processo, che è anche quello della sua trasmissione, iniziato nel momento stesso in cui la pubblicazione dà impulso e avvio a una vita autonoma, che prosegue per secoli.
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Se lo spazio letterario sincronico prevedeva lo studio dei diversi fattori della genesi e della immediata circolazione dei testi, con questo volume si entra nello spazio diacronico, quello della trasmissione e ricezione della letteratura di Roma, implicante quell'aspetto decisivo per la nostra conoscenza che è la selezione operatasi nella conservazione. Undici saggi, come sempre affidati a specialisti di provata esperienza, esaminano diversi aspetti della problematica (assai complessa e frequentata dai classicisti, qui ripensata nella particolare ottica dell'opera), a cominciare dal ritratto che l'intellettuale propone di sé stesso, dal pubblico contemporaneo e da quello dei critici e filologi, attraverso i diversi modi di trasformazione e di tradizione dei testi (tradizione testuale e sussidi esegetici, fino alla ricezione umanistica), per finire con i recuperi sia classicistici e arcaistici che grammaticali ed eruditi.