Bottéro, Jean
Persona
Date 1914-2007
Paese FRANCIA Lingua FRANCESE
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1914-2007 // Assiriologo, storico e orientalista francese, primo traduttore del Codice di Hammurabi. Direttore dellÉcole pratique des hautes études, ricercatore presso il Centre national de la recherche scientifique. Nato a Vallauris il 30.08.1914, morto a Gif-sur-Yvette il 15.12.2007.

Jean Bottéro (Vallauris, 30 agosto 1914 – Gif-sur-Yvette, 15 dicembre 2007) è stato un assiriologo, storico e orientalista francese, primo traduttore del Codice di Hammurabi. Di origini modeste, da genitori figli di emigrati piemontesi, nasce a Vallauris, nelle Alpi Marittime il 30 agosto del 1914. [...] Benché suo padre sia un vasaio, dato lo scoppio della prima guerra mondiale viene mobilitato, non facendo ritorno a casa per diversi anni. Dopo aver compiuto dieci anni viene accettato nel seminario domenicano di Nizza, venendo così iniziato allo studio delle lingue antiche, come il latino e il greco antico; nel 1932 completa il noviziato e il giorno di Natale viene ordinato sacerdote. Desidera recarsi in Palestina per completare i suoi studi, e comincia ad imparare la lingua tedesca e poco dopo anche l'ebraico. Ma l'inizio del secondo conflitto mondiale annullerà il suo viaggio in Terra Santa. Comincia ad insegnare Filosofia Greca a Saint-Maximin, ma dopo essersi rifiutato di accettare la storicità del peccato originale, viene sospeso. Dopo aver studiato anche la lingua accadica, con l'aiuto di , filologo all'École Pratique des Hautes Études a Parigi, riesce a decifrare completamente il Codice di Hammurabi. Labat lo invita a lavorare come ricentatore presso il Centre National de la Recherche Scientifique, dove svolge ricerche dal 1947 al 1958. Intanto nel 1950 torna ad essere laico, e André Parrot lo invita a Mari, dove scopre il mondo meraviglioso dell'Iraq e riuscendo così a viaggiare nel Vicino Oriente. Tornato in Francia, riceve l'incarico di svolgere alcuni corsi di accadico alla scuola del Louvre, e dal 1958 ricopre la seconda cattedra di Storia e Filologia Orientale presso École Pratique des Hautes Études a Parigi. Ha scritto numerosi libri per la casa editrice francese Gallimard, fra cui "La nascita di Dio", "La Bibbia e lo storico", "Mesopotamia. La scrittura, la ragione e gli dei", oltre ad una traduzione dell'epopea di Gilgamesh, ed insieme a Samuel Noah Kramer ha scritto la celebre opera "Lorsque les dieux faisaient l'homme. Mythologie mésopotamienne" (1989), tradotto tre anni dopo in Italia da Einaudi con il titolo "Uomini e Dèi della Mesopotamia".
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