Denominazione attuale dal 1919, (tra il cimitero Cattolico e quelli dei culti acattolici) Cimitero Ex Militare: soppresso come cimitero militare dal 1951. In precedenza esisteva un cimitero militare dal 1784 presso il Monte della Fornace, trasferito a S.
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Anna nel 1843; Cimitero Ebraico: trasferito dalla via del Monte dove esisteva dal 1774, i cui resti vennero trasferiti nel 1909, successivamente nel 1929, con l'apertura del Parco della Rimembranza si trasferirono le arche dei Rabbini Cimitero Serbo: trasferito nel 1829 dal lato destro della via Pondares, ove si trovava dal 1785, sui fondi dell'ex alloggio popolare Scipione de Sandrinelli. Di nota diverse tombe opera di Francesco Bosa (1830-1870), curiosità: tra gli altri trova la sua sepoltura il comico triestino dialettale Angelo Cecchelin (1894-1964), la cui famiglia era originaria dell'Erzegovina Cimitero Greco: inaugurato nel 1829, con la cappella dei Santi Apostoli ( arch. Giuseppe Baldini), si trovava in precedenza su fondi a Montuzza tra le odierne vie Pellico e Piazza Goldoni, degne di nota le tombe degli Economo e di Angelo Giannichesi (1787-1873) dello scultore Filippo Tempesti, curiosità: nella tomba degli Economo (scultore Francesco Pezzicar 1831-1890), sono conservate le ceneri mescolate in un'unica urna di Helene e Paul Morand (1888-1976) Cimitero Evangelico di confessione Augustana ed Elvetica ed Anglicana (British Cemeterium & Crematorium): istituito nel 1845, nel 1754 gli Augustani adibirono a cimitero un fondo tra i Corso e via Pellico(la cappella mortuaria ancora esistente si trova sulla Scala dei Giganti ed oggi è di proprietà dei Metodisti), nel cimitero Evangelico degne di nota le tombe dei Rittemeyer (filantropi), del pittore Arturo Fittke (1873-1910), dell'americano Alexander W. Thayer (1817-1897), biografo di Beetthoven e dello scrittore irlandese Charles Lever (1806-1872) Cimitero Islamico (maomettano o musulmano): in custodia del Consolato onorario di Turchia (Samer & Co. Shipping); nel 1849 dopo richiesta del Console generale della Sublime Porta a nome della "nazione musulmana", venne eretta la cappella a spese del Comune